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      L’illustre Jenner asserisce che in Wiltshire uno degli individui del paio veniva ucciso almeno sette volte successivamente "ma senza effetto, perchè la gazzera che rimaneva trovava subito un altro compagno"; e l’ultimo paio allevò i piccoli. Generalmente il giorno dopo si trova un nuovo compagno; ma il signor Thompson cita il caso di uno che fu sostituito la sera del medesimo giorno. Anche dopo che le uova sono schiuse, se uno degli uccelli vecchi viene ucciso, se ne trova in breve un altro; questo ebbe luogo dopo un intervallo di due giorni, in un caso recentemente osservato da uno dei guardacaccia di sir J. Lubbock.
      La prima e più ovvia congettura è quella che i maschi delle gazzere sono molto più numerosi che non le femmine; e che nei casi sopra riferiti, come in molti altri che si potrebbero citare, i maschi soli sono stati uccisi. Questo, da quanto pare, si avvera in alcuni casi, perchè i guardacaccia della Foresta di Delamere assicuravano al signor Fox, che le gazzere e le cornacchie nere che essi dapprima avevano ucciso successivamente in gran numero intorno ai nidi, erano tutti maschi; e riferivano questo fatto a ciò che i maschi vengono uccisi più agevolmente mentre portano il nutrimento alle femmine che covano. Macgillivray tuttavia riferisce, sull’autorità di un eccellente osservatore, un caso di tre gazzere che vennero uccise successivamente sullo stesso nido, e che erano tutte femmine; e un altro caso di sei gazzere uccise successivamente mentre erano sulle uova, ciò che rende probabile che la maggior parte fossero femmine, sebbene il maschio covi le uova, siccome ho udito dal signor Fox, quando la femmina è uccisa.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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