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      Siccome la parte centrale sola è confluente, rimane una indentatura ai due capi superiore ed inferiore; e le zone colorite circolari sono pure frastagliate. Viene in tal modo formato un semplice ocello sopra ogni copritrice della coda, sebbene tradisca ancora chiaramente la sua prima origine. Questi ocelli confluenti differiscono dagli ocelli unici del pavone in ciò che hanno una frastagliatura ai due capi, invece di averla al solo capo inferiore o basale. Tuttavia, la spiegazione di questa differenza non è difficile; in alcune specie di Polyplectron i due ocelli ovali sulla medesima penna stanno paralleli l’uno all’altro; in altre specie (come nel P. chinquis) convergono verso un capo; ora la confluenza parziale dei due ocelli convergenti lascerebbe evidentemente una indentatura molto più profonda al capo divergente che non al capo convergente. È anche chiaro che se la convergenza fosse fortemente pronunziata e la confluenza compiuta, l’indentatura del capo convergente tenderebbe ad essere al tutto cancellata.
      Le penne della coda nelle due specie di pavone sono al tutto mancanti di ocelli, e ciò apparentemente ha relazione coll’essere coperte e nascoste dalle copritrici della coda. Per questo rispetto differiscono notevolmente dalle penne della coda del Polyplectron, che nella maggior parte delle specie sono adorne di ocelli più grandi che non quelli delle copritrici della coda. Quindi fui indotto ad esaminare attentamente le penne della coda di varie specie di Polyplectron, onde scoprire se gli ocelli di alcune di esse mostrassero una tendenza a scomparire, e con mia grande soddisfazione ci riuscii.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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