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      Noi dobbiamo ora considerare la trasmissione dei caratteri come è limitata dall’età in rapporto colla scelta sessuale. Non fa d’uopo qui di discutere la verità e l’importanza del principio di eredità nelle età corrispondenti, siccome molto è già stato detto intorno a questo argomento. Prima di riferire le varie regole o classi di casi piuttosto complesse, in cui si possono comprendere tutte le differenze nel piumaggio fra i giovani e gli adulti, almeno per quello che mi è noto, sarà bene fare alcune poche osservazioni preliminari.
      In ogni sorta di animali, allorchè i giovani differiscono nel colore dagli adulti ed i colori dei primi non sono, per quanto possiamo vedere, di nessun utile speciale, essi possono essere in generale attribuiti, come varie strutture embriologiche, all’avere i giovani conservato il carattere di un primiero progenitore. Ma questo modo di vedere può essere tenuto in conto di vero solo quando i giovani di parecchie specie si rassomigliano intimamente fra loro, e rassomigliano del pari alle altre specie adulte che appartengono allo stesso gruppo; perchè le ultime sono le prove viventi che un cosiffatto stato di cose era anticamente probabile. I giovani leoni ed i giovani puma sono segnati di lievi strisce o file di macchie, e siccome in molte specie affini tanto i giovani che i vecchi sono segnati allo stesso modo, nessun naturalista il quale creda nella graduata evoluzione delle specie dubiterà che il progenitore del leone e del puma fosse un animale a strisce, come i gattini dei gatti neri, che quando son cresciuti non hanno strisce affatto.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830