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      Concorda con questo modo di vedere il fatto che anche nello stesso ristretto genere i due sessi di alcune specie, ed i maschi soli di altre specie, sono stati in tal modo forniti. È un fatto notevole che, quantunque le femmine dell’Antilope bezoartica siano normalmente mancanti di corna, il signor Blyth ha veduto non meno di tre femmine così fornite; e non v’ha ragione per credere che fossero vecchie o ammalate. I maschi di questa specie hanno lunghe corna a spira, quasi parallele fra loro, e che si dirigono all’indietro. Quelle della femmina, quando ci sono, hanno una forma molto differente, perchè non sono a spira, e si stendono largamente piegandosi in rotondo, cosicchè le loro punte si dirigono allo innanzi. È un fatto ancor più notevole che nel maschio castrato, come mi ha comunicato il signor Blyth, le corna hanno la stessa forma particolare che la femmina, ma sono più lunghe e più spesse. In tutti i casi le differenze fra le corna dei maschi e quelle delle femmine, e dei maschi castrati ed interi, dipendono probabilmente da varie cause - dalla maggiore o minore compiuta trasmissione dei caratteri maschili alle femmine, - dallo stato primiero dei progenitori della specie, - ed in parte forse da ciò che le corna essendo differentemente nudrite, quasi nello stesso modo come gli sproni del gallo domestico quando sono inseriti nella cresta o in altra parti del corpo, assumono varie forme anormali per essere differentemente nutrite.
      In tutte le specie selvatiche di capre e di pecore le corna sono più grandi nel maschio che non nella femmina e talora mancano in quest’ultima.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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