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      In parecchie razze domestiche di pecore e di capre, i maschi soltanto hanno corna; ed è un fatto importante che in una razza domestica di pecore della costa di Guinea le corna non si sviluppano, come mi ha riferito il signor Widwood Reade, nel maschio castrato; di modo che per questo rispetto segue qui come nelle corna dei cervi. In alcune razze, come in quella della Galles del nord, nella quale i due sessi sono propriamente cornuti, le femmine van molto soggette a non aver corna. In questa medesima pecora, siccome mi ha riferito una persona degna di fede che aveva ispezionato apposta una gregge durante il tempo del figliare, alla nascita le corna sono generalmente molto più sviluppate nel maschio che non nella femmina. Nel bue muschiato adulto (Ovibos moschatus) le corna del maschio sono più grandi che non quelle della femmina, e in quest’ultima le basi non si toccano. Rispetto al bestiame comune il signor Blyth osserva: "Nella maggior parte degli animali bovini selvatici le corna sono più lunghe e più spesse nel toro che non nella vacca, e nella vacca Banteng (Bos sondaicus) le corna sono notevolmente piccole e inclinate molto all’indietro. Nelle razze del bestiame domestico, tanto i tipi colla gobba come quelli senza, le corna sono piccole e grosse nel toro, sono più lunghe e più sottili nella vacca e nel bue; e nel bufalo indiano sono più corte e più spesse nel maschio, più lunghe e più sottili nella femmina. Nel selvatico B. gaurus le corna sono grandemente più lunghe e più sottili nel maschio che non nella femmina". Quindi nella maggior parte dei ruminanti cavicorni le corna del maschio sono o più lunghe o più forti che non quelle della femmina.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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