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      Se dunque le corna, come gli splendidi abbigliamenti degli antichi cavalieri, accrescono bellezza al nobile aspetto dei cervi e delle antilopi, possono essere state in parte modificate per questo scopo, sebbene lo siano state principalmente pel servizio attuale in battaglia; ma non ho nessuna prova in favore di questa credenza.
      Un caso interessante è stato ultimamente pubblicato, dal quale appare che le corna di un cervo in una provincia degli Stati Uniti vanno ora modificandosi per opera della scelta sessuale e della scelta naturale. Uno scrittore di un eccellente giornale americano dice che ha cacciato per questi ultimi ventun’anni nell’Adirondacks, ove abbonda il Cervus Virginianus. Circa quindici anni fa udì per la prima volta parlare di maschi dalle corna a punta. Di anno in anno questi divennero sempre più comuni; cinque anni or sono egli ne uccise uno, e poi un altro, ed ora se ne uccidono frequentemente altri. "Il corno a punta differisce molto dalle corna comuni del C. Virginianus. È fatto di un’unica punta, più sottile che non le punte delle corna comuni, ed è lungo appena la metà di quelle che sporgono all’infuori della fronte, e terminano in una punta acutissima. Questo corno dà un notevole vantaggio al suo possessore sul cervo comune. Inoltre rendendolo più acconcio a correre rapidamente in mezzo ai fitti boschi e alle boscaglie (ogni cacciatore sa che le femmine ed i maschi minori di un anno corrono molto più rapidamente dei grossi maschi armati delle loro corna che li impacciano) il corno a punta è un’arma più efficace che non le corna comuni.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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