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      Nei Ruminanti le differenze sessuali di colore si presentano più comunemente che non in qualsiasi altro ordine. Una differenza di questa sorta è generale nelle antilopi Strepsicerene; così il nilghau maschio (Portax picta) è grigio turchiniccio e molto più scuro che non la femmina, colla macchia bianca quadrata sulla gola, le macchie bianche sulle barbette, e le macchie nere sulle orecchie, tutte più distinte. Abbiamo veduto che in questa specie le creste ed i ciuffi di pelo sono pure più sviluppati nel maschio che non nella femmina priva di corna. Il maschio, come mi ha riferito il signor Blyth, senza perdere il pelo, diviene periodicamente più scuro durante la stagione degli amori. I maschi giovani non si possono distinguere dalle femmine giovani finchè non abbiano circa dodici mesi di età; e se il maschio prima di quell’età viene castrato, secondo la stessa autorità, non muta mai di colore. L’importanza di quest’ultimo fatto, siccome prova del coloramento sessuale, diviene evidente quando sappiamo che nè la pelliccia rossa estiva del cervo della Virginia, nè la pelliccia turchina d’inverno, vengono per nulla alterate dalla castrazione. Nella maggior parte o in tutte le specie molto ornate di Tragelaphus i maschi sono più scuri che non le femmine senza corna e le loro creste di peli sono più pienamente sviluppate. Nel maschio della stupenda antilope di Derby (Derbyan Eland) il corpo è più rosso, tutto il collo più nero, e la fascia bianca che separa questi colori più larga che non nella femmina.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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