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      È sommamente improbabile che queste pratiche che sono seguite da tante nazioni distinte siano dovute alla tradizione da qualche sorgente comune. Indicano piuttosto la somiglianza intima della mente dell’uomo, a qualunque razza appartenga, nello stesso modo come gli usi quasi universali del ballare, del travestimento e del fare rozze pitture.
      Dopo avere esposto queste osservazioni preliminari intorno all’ammirazione provata dai selvaggi per vari ornamenti, e per le deformità che ai nostri occhi sono orribili, vediamo fino a qual punto gli uomini siano attirati dall’aspetto delle loro donne, e quali siano le loro idee intorno alla bellezza. Siccome ho udito asserire che i selvaggi sono al tutto indifferenti alla bellezza delle loro donne, considerandole unicamente come schiave, sarà bene osservare che questa conclusione non concorda affatto colla cura che le donne si prendono per ornarsi, o colla loro vanità. Burchell riferisce un divertente fatto di una donna Bush, che soleva adoperare tanto grasso, ocra rossa, e polvere risplendente "che avrebbe mandato in rovina il marito più ricco". Faceva pompa del pari di "molta vanità ed una evidente consapevolezza della sua superiorità" Il signor Winwood Reade m’informa che i neri della costa occidentale discutono sovente la bellezza delle loro donne. Alcuni osservatori competenti hanno attribuito la pratica orribile sebbene comune dell’infanticidio in parte al desiderio che provano le donne di conservare il loro bell’aspetto. In parecchie regioni le donne portano amuleti e filtri amorosi per acquistare l’affetto degli uomini; e il signor Brown annovera quattro piante adoperate per questo scopo dalle donne dell’America nord-ovest.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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