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      Così è per questa prova radicale della vittoria nella lotta per la vita, come per il grado di specialità degli organi, le forme moderne debbono essere più elevate delle forme antiche dipendentemente dalla teoria della elezione naturale. Questo fatto si verifica? La grande maggioranza dei paleontologi risponderebbe affermativamente; ma dopo aver letto le discussioni sostenute su questo argomento dal Lyell e le opinioni di Hooker riguardo alle piante, nel mio apprezzamento credo che ciò avvenga soltanto in una estensione limitata. Nulladimeno può presumersi che si avranno prove più decisive nelle future ricerche geologiche.
      Contro questa conclusione non vale l'obbiettare che certi brachiopodi non furono che assai leggermente modificati da un periodo geologico assai remoto in poi; e che certi molluschi terrestri e di acqua dolce dall'epoca in cui, per quanto si sappia, sono apparsi per la prima volta, rimasero pressochè inalterati. Nè può opporsi come difficoltà insuperabile il fatto, su cui ha insistito il Carpenter, che cioè i foraminiferi dopo la formazione lorenzina non fecero alcun progresso: imperocchè alcuni organismi debbano appunto essere adattati a semplici condizioni di vita; e quali potevano esserlo meglio di quei protozoi di bassa organizzazione? Siffatte obbiezioni sarebbero fatali alla mia teoria, se includessero un progresso nella organizzazione come elemento necessario. Le nuocerebbe anche se, ad esempio, potesse provarsi che i suddetti foraminiferi siano apparsi la prima volta nell'epoca lorenzina, o i citati brachiopodi nella formazione cambriana; giacchè, se ciò fosse provato, non vi sarebbe stato il tempo sufficiente a raggiungere quel grado di sviluppo, a cui di poi questi organismi arrivarono.


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Sulla origine delle specie per elezione naturale
ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l'esistenza
di Charles Darwin
Edizione Barion
1933 pagine 769

   





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