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      Quando lo sviluppo è arrivato ad un certo punto, secondo la teoria della elezione naturale, non sussiste la necessità che il processo sia continuato; tuttavia gli organismi saranno leggermente modificati in ciascuna delle età successive, affinchè possano conservare il loro posto tra le varianti condizioni di vita. Tutte queste obbiezioni si aggirano intorno alla domanda, se noi realmente sappiamo quanto vecchio sia il mondo ed in quali periodi le varie forme di vita siano apparse per la prima volta; e la risposta può ben essere negativa.
      Il problema, se l'organizzazione nel complesso sia progredita, è sotto molti aspetti grandemente intricato. Le memorie geologiche, imperfette in ogni tempo, non si estendono abbastanza nel passato, a mio avviso, per dimostrare con evidenza incontrovertibile che, nei limiti della storia conosciuta del mondo, l'organizzazione ha progredito immensamente. Anche al presente, considerando i membri di una medesima classe, i naturalisti non sono unanimi nello stabilire quali sian le forme più elevate: così alcuni riguardano i selaci come i pesci più perfetti, perchè si avvicinano ai rettili in alcuni punti importanti della loro struttura; altri invece riguardano come più elevati i teleostei. I ganoidi sono intermedi fra i selaci e i teleostei; questi ultimi sono al presente largamente preponderanti in numero; ma anticamente esistevano soltanto i selaci e i ganoidi; e in tal caso secondo il tipo dl perfezione prescelto, potrà dirsi che i pesci hanno progredito o regredito nell'organizzazione.


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Sulla origine delle specie per elezione naturale
ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l'esistenza
di Charles Darwin
Edizione Barion
1933 pagine 769