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      Sebbene qui la Nuova Zelanda sia menzionata tra le isole oceaniche, è dubbio se ad esse appartenga, poichè è di grandezza ragguardevole e non separata dall'Australia da un mare profondo. Stando al suo carattere geologico ed alla direzione delle catene di montagne W. B. Clarke ha recentemente sostenuto che quest'isola, insieme colla Nuova Caledonia, debbasi considerare come un'appendice all'Australia. Quanto alle isole Galapagos il dott. Hooker ha dimostrato che i numeri proporzionali dei diversi ordini di piante differiscono assai da quelli che si hanno altrove. Questi fatti si attribuiscono generalmente alle condizioni fisiche delle isole; ma questa spiegazione mi pare molto incerta. Mi sembra che la facilità delle immigrazioni debba riguardarsi almeno altrettanto importante, come la natura delle condizioni locali.
      Potrebbero citarsi molti fatti singolari concernenti gli abitanti d'isole molto lontane. Così in certe isole, non abitate dai mammiferi, alcune piante endemiche hanno dei magnifici semi ad uncini; eppure poche relazioni sono più sorprendenti della proprietà dei semi ad uncini di essere trasportati dalla lana o dal pelo dei quadrupedi. Questo caso, secondo le mie idee, non offre alcuna difficoltà, perchè un seme ad uncini può essere tradotto in un'isola con alcuni altri mezzi; e anche se la pianta si modifichi leggermente, ma conservi ancora i suoi semi ad uncini, formerebbe una specie endemica dotata di un'appendice inutile, come lo sarebbe un organo rudimentale, per esempio come lo sono le ali ripiegate sotto le elitre saldate di molti coleotteri isolani.


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Sulla origine delle specie per elezione naturale
ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l'esistenza
di Charles Darwin
Edizione Barion
1933 pagine 769

   





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