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      Si sono veduti pipistrelli che erravano di giorno sull'Oceano Atlantico a molta distanza dalle terre, e due specie dell'America settentrionale sia regolarmente, sia accidentalmente visitano la Bermuda alla distanza di 600 miglia dal continente. Ho appreso dal Tomes, che ha studiato particolarmente questa famiglia, che molte di queste specie hanno una estensione enorme e si trovano sui continenti e sulle isole più lontane. Conseguentemente non ci resta che da supporre che queste specie erranti siano state modificate, mediante l'elezione naturale nelle loro nuove dimore, in relazione alla nuova loro posizione: e allora facilmente capiremo la presenza dei pipistrelli endemici sulle isole, colla mancanza di tutti gli altri mammiferi terrestri.
      Oltre l'assenza dei mammiferi terrestri, in relazione alla distanza delle isole dai continenti, vi è anche un'altra relazione, fino ad un certo punto indipendente dalla distanza, fra la profondità del mare che separa un'isola dal continente più vicino e la presenza in entrambi della medesima specie di mammiferi o di specie affini, in condizioni più o meno modificate. Windsor Earl ha fatto alcune notevoli osservazioni, a questo riguardo, sul grande Arcipelago Malese che è attraversato presso Celebes da una striscia di mare molto profondo; questo spazio divide due faune mammologiche completamente diverse. Da un lato di questo spazio le isole giacciono sopra banchi sottomarini non molto profondi e sono abitate da quadrupedi identici, o almeno molto affini.


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Sulla origine delle specie per elezione naturale
ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l'esistenza
di Charles Darwin
Edizione Barion
1933 pagine 769

   





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