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      Se quindi essa variava, l'elezione naturale avrà favorito probabilmente delle varietà diverse nelle varie isole. Alcune specie però poterono estendersi e conservare non pertanto il medesimo carattere in tutto il gruppo, precisamente come si osserva nei continenti in cui certe specie si diffondono assai e rimangono inalterate.
      Il fatto in realtà sorprendente, che si nota nelle isole dell'Arcipelago Galapagos e in grado minore in alcuni altri casi analoghi, è che le nuove specie formate in ogni isola separata non si sono rapidamente sparse nelle altre isole. Ma queste isole, sebbene siano in vista l'una dell'altra, sono divise da profondi canali, in molti punti più larghi del canale della Manica, e non abbiamo ragione di supporre che in un periodo antico siano state congiunte. Le correnti del mare sono rapide e traversano l'arcipelago, e i venti forti vi sono molto rari; per cui queste isole sono in fatto molto più efficacemente separate fra loro di quel che apparisce dalla carta geografica. Nondimeno un buon numero di specie, sia di quelle che trovansi anche in altre parti del mondo, sia di quelle che sono confinate nell'arcipelago, sono comuni a diverse isole; e possiamo dedurre da certi fatti che queste specie probabilmente passarono da qualcuna di esse nelle altre. Ma noi ci facciamo spesso, io credo, un concetto erroneo della probabilità che le specie affini invadano i territori delle altre, quando si stabilisca fra le medesime una libera comunicazione. Senza dubbio se una specie ha un vantaggio qualunque sopra un'altra, essa in breve tempo la soppianterà interamente, o almeno in parte; ma se ambedue sono ugualmente bene adatte ai loro posti rispettivi nella natura, esse probabilmente vi rimarranno e si conserveranno separate quasi indefinitamente.


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Sulla origine delle specie per elezione naturale
ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l'esistenza
di Charles Darwin
Edizione Barion
1933 pagine 769

   





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