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      Vi ha un'altra ed interessante classe di casi, ne' quali una grande somiglianza esterna non dipende da adattamento a simili abitudini di vita, ma fu acquistata allo scopo di protezione. Alludo al modo maraviglioso, col quale certe farfalle imitano altre specie molto diverse, come pel primo ci fece conoscere il Bates. Questo distinto osservatore ha trovato che in alcuni distretti dell'America meridionale, dove, ad esempio, una Ithomia abbonda in magnifici stormi, un'altra farfalla del genere Leptalis si rinviene mescolata nello stormo, e talmente somiglia ad una Ithomia in ogni gradazione e dettaglio di colore, che il Bates, sebbene avesse l'occhio esercitato colla pratica di undici anni e facesse sempre grande attenzione, fu nondimeno continuamente ingannato. Se le forme imitanti ed imitate siano prese e tra loro confrontate, si vede che diversificano assai nella struttura essenziale, ed appartengono non solo ad altri generi, ma spesso perfino ad altre famiglie. Se questo mimismo fosse occorso solamente una o due volte, si avrebbe potuto considerarlo come una singolare coincidenza e passarvi sopra. Ma se ci allontaniamo da un distretto, in cui una Leptalis imita una Ithomia, si troverà un'altra forma imitata da una imitante, comprese negli stessi due generi, ed ugualmente simili tra di loro. In complesso si citano non meno di dieci generi, i quali comprendono delle specie che imitano farfalle. La forma imitata e la imitante abitano sempre la medesima regione; non conosciamo alcuna forma imitante che abiti a distanza dalla imitata.


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Sulla origine delle specie per elezione naturale
ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l'esistenza
di Charles Darwin
Edizione Barion
1933 pagine 769

   





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