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      Le forme imitanti sono quasi senza eccezione insetti rari; le imitate vivono quasi sempre a grandi stormi. Nello stesso distretto, in cui una Leptalis imita una Ithomia, trovansi talvolta altri lepidotteri che imitano la stessa Ithomia; così che nella stessa località si possono trovare specie di tre generi di farfalle, e perfino di una tignuola, le quali tutte somigliano in modo straordinario ad una specie di un quarto genere. Merita qui di essere particolarmente notato, che tanto molte delle forme imitanti di Leptalis, come molte delle forme imitate possono essere riconosciute col mezzo delle serie graduate come semplici varietà di una medesima specie, mentre altre sono senza dubbio specie distinte. Ma perchè, potrà domandarsi, certe forme sono considerate come imitate, ed altre come imitanti? Il Bates risponde a questa domanda in modo soddisfacente, dicendo che la forma imitata conserva l'abito generale del gruppo cui appartiene; mentre la imitante ha cambiato il suo abito e non somiglia più ai suoi prossimi parenti.
      Ora si tratta di sapere a quale causa si possa ascrivere che certe farfalle e tignuole assumono sì spesso l'abito di altre forme affatto distinte; per quale motivo la natura, a confusione del naturalista, si abbassi a manovre da scena! Il Bates ha dato senza dubbio la vera spiegazione. Le forme imitate, che vivono sempre assai numerose, devono in generale sfuggire in alto grado alla distruzione, altrimenti non potrebbero apparire in tali stormi; le numerose prove ora raccolte ci dicono che gli uccelli ed altri animali insettivori hanno per esse ripugnanza.


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Sulla origine delle specie per elezione naturale
ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l'esistenza
di Charles Darwin
Edizione Barion
1933 pagine 769

   





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