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      Noi non potremmo definire, come dissi, i diversi gruppi; ma potremmo bensì scegliere dei tipi o delle forme che riunissero la maggior parte dei caratteri d'ogni gruppo, grande o piccolo, e dare in tal modo un'idea generale del valore delle differenze che passano fra gli uni e gli altri. Noi potremmo giungere a ciò, se riuscissimo a raccogliere tutte le forme di ogni classe che vissero in tutti i tempi nello spazio. Noi certamente non arriveremo giammai a fare una collezione così perfetta: nondimeno in certe classi si tende a questo risultato; e Milne Edwards ha ultimamente insistito, in un pregevole scritto, sull'alta importanza dello studio dei tipi, possano o no separarsi o definirsi i gruppi a cui questi tipi appartengono.
      Finalmente abbiamo veduto che l'elezione naturale, che deriva dalla lotta per l'esistenza, e che quasi inevitabilmente produce l'estinzione di alcune specie e la divergenza del carattere in molti discendenti di una madre-specie dominante, spiega la grande caratteristica universale delle affinità di tutti gli esseri organizzati, vale a dire la loro distribuzione in gruppi subordinati ad altri gruppi. Noi ci serviamo dell'elemento della discendenza nel classificare gli individui di ambi i sessi e di tutte le età sotto una sola specie, sebbene abbiano pochi caratteri comuni; impieghiamo anche lo stesso elemento della discendenza nel classificare le varietà conosciute, per quanto siano differenti dal loro progenitore; ed io credo che questo elemento della discendenza sia il segreto anello di congiunzione che i naturalisti vanno cercando col termine Sistema naturale.


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Sulla origine delle specie per elezione naturale
ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l'esistenza
di Charles Darwin
Edizione Barion
1933 pagine 769

   





Milne Edwards Sistema