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      Noi possiamo comprendere perchè in generale nella natura esista quella bellezza che vi regna, giacchè nel complesso noi possiamo considerarla come un effetto della elezione naturale. Che la bellezza, secondo le nostre idee, soffra delle eccezioni, nessuno negherà il quale voglia dare uno sguardo a certi serpenti velenosi, ad alcuni pesci, e a qualche schifoso pipistrello avente una somiglianza contraffatta con un volto umano. Presso molti uccelli, lepidotteri ed altri animali la elezione sessuale ha dato al maschio, talvolta ad ambedue i sessi, i colori più brillanti ed altri ornamenti. Essa ha reso anche la voce di molti uccelli maschi armoniosa per le loro femmine, nonchè pel nostro orecchio. I fiori ed i frutti risaltano pe' loro magnifici colori di fronte alle foglie verdi, affinchè i fiori siano visti, visitati e fecondati dagli insetti, ed affinchè i semi dei frutti siano dispersi dagli uccelli. La ragione per la quale certi colori, suoni o forme producono piacere nell'uomo e nei sottoposti animali - ossia come dapprima sia stato raggiunto il sentimento della bellezza nella sua forma più semplice, - è cosa non meno oscura del modo col quale dapprincipio certi odori e sapori furono resi grati.
      Posto che la elezione naturale agisca per mezzo della concorrenza, essa adatta e perfeziona gli abitanti d'ogni paese solo in relazione a quelli che convivono con essi, per modo che non dobbiamo fare le meraviglie se gli abitanti di qualche paese, quantunque secondo l'opinione ordinaria siano stati specialmente creati in rapporto col paese stesso, saranno battuti e sostituiti dalle produzioni naturalizzate importate da un'altra regione.


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Sulla origine delle specie per elezione naturale
ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l'esistenza
di Charles Darwin
Edizione Barion
1933 pagine 769