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      Alle ore 11 a. m. circa, esse avevano un leggero movimento per allontanarsi dalla luce, ed incrociavano sovente e ripetutamente la loro prima direzione con delle linee a zig-zag. La luce del sole, in quel giorno, variò molto d'intensità; queste osservazioni provano soltanto che gli ipocotili avevano un movimento continuo rassomigliante alla circumnutazione. Un giorno precedente, con un tempo uniformemente nuvoloso, un ipocotilo venne attaccato ad un piccolo bastone, si fissò un filo al maggiore dei due cotiledoni, e se ne rilevò il movimento sopra un vetro verticale. Esso discese molto dalle 8.52 del mattino, momento in cui fu rilevato il primo punto, fino alle 10.55 ant., salì quindi molto fino alle 12.17 pom.; discese poscia in modo insignificante e descrisse un nodo, ma a partire dalle 2.22 della sera si elevò un poco e continuò a rimontare fino alle 9.23 pom. Descrisse allora un secondo nodo e alle 10 e mezza pom. rimontò di nuovo. Queste osservazioni mostrano che i cotiledoni si muovevano verticalmente in alto ed in basso per tutta la giornata, e siccome avevano insieme un leggero movimento laterale, circumnutavano.
      Le pianticine del cavolo furono tra le prime da noi esaminate, e allora non sapevamo fino a quale punto la circumnutazione delle differenti parti fosse influenzata dalla luce. Tenemmo quindi delle pianticelle nella perfetta oscurità, toltone il tempo impiegato (un minuto o due) per ogni osservazione; durante il quale erano rischiarate da una piccola candela di cera posta quasi verticalmente sopra di esse.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766