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      L'11 luglio (fig. 30) il cotiledone si abbassò dalle 7.35 del mattino fino alle 10 antimeridiane; quindi si elevò (rapidamente dopo le 4 di sera) in modo da essere completamente verticale alle 8.40 della sera. Al principio della mattina seguente cadde di nuovo fino alle 8 antimeridiane, poi rimontò, quindi ricadde e rimontò ancora, in guisa che alle 10.35 di sera era più alto che al mattino, ma senza essere verticale come la notte precedente. Al mattino successivo, di buon'ora, e durante tutta la giornata (del 13) discese e circumnutò, ma non si era innalzato allorchè lo osservammo di sera, ciò che era probabilmente dovuto all'insufficienza della luce o del calore o di entrambi questi agenti. Noi vediamo quindi che i cotiledoni s'aprono ogni giorno di più a mezzodì, e che si elevano molto ogni notte, sebbene, eccettuate le due prime notti, non raggiungessero una posizione verticale.
      Cucumis dudaim (Cucurbitaceæ). -- Due piantine avevano aperto i loro cotiledoni per la prima volta nella giornata, l'uno sotto un angolo di 90° e l'altro un poco più; essi rimasero fino alle 10.40 di sera quasi nella medesima posizione, ma alle 7 del mattino successivo la piantina che prima si era aperta di 90° aveva i suoi cotiledoni verticali e completamente chiusi; l'altra li aveva quasi chiusi. Più tardi, nel corso della mattina, si aprirono come al solito. Sembra dunque che i cotiledoni di questa pianta si chiudano e si aprano a dei momenti un poco differenti di quelli osservati presso le specie precedenti che appartenevano ai generi affini Cucurbita e Lagenaria.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Cucurbitaceæ Cucurbita Lagenaria