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      Questo fatto si produce tanto nelle specie i cui cotiledoni si elevano od abbassano durante la notte in guisa che si possano considerare come soggetti al sonno, quanto in altre nelle quali gli stessi organi non si raddrizzano che assai poco. Ma le specie differenti sono impressionate a gradi diversi dai mutamenti della luce.
     
      Per esempio, i cotiledoni di Beta vulgaris, Solanum lycopersicum, Cerinthe major e Lupinus luteus, posti nell'oscurità, si curvano in basso durante il pomeriggio ed il principio della notte, in luogo di elevarsi, come avrebbero fatto se fossero stati esposti alla luce. Tutte le pianticelle di Solanum non si comportarono nella stessa maniera, poichè i cotiledoni di una circumnutarono intorno ad un medesimo punto fra le 2,30 e le 10 di sera. I cotiledoni di una pianticella di Oxalis corniculata, che era debolmente rischiarata dall'alto, discesero durante la prima mattina nel modo normale, ma poi salirono durante la seconda. I cotiledoni di Lotus jacobæus non vennero influenzati dalla dimora nell'oscurità perfetta durante quattro ore; ma allorchè furono collocati sotto ad una doppia invetriata, e così debolmente rischiarati, perdettero, al terzo mattino, affatto i loro movimenti periodici. D'altra parte, i cotiledoni di Cucurbita ovifera si mossero normalmente durante tutta una giornata nell'oscurità.
      Delle piantine di Githago segetum furono debolmente rischiarate dall'alto al mattino prima che i loro cotiledoni fossero distesi, ed essi rimasero allora chiusi durante le 40 ore che seguirono.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





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