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      Sensibilità degli apici delle radici secondarie della fava al contatto. -- Tutte le osservazioni che precedono si riferiscono alla radice principale o primaria. Alcune fave, sospese ai turaccioli e le cui radichette erano immerse nell'acqua, avendo sviluppato delle radici secondarie o laterali, furono poste nell'aria assai umida, ad una temperatura abbastanza bassa per lo sviluppo dell'intera loro sensibilità. Queste radici secondarie si dirigevano, come d'ordinario, quasi orizzontalmente, e non avevano che una leggiera incurvatura verso il basso; esse conservarono per parecchi giorni tale posizione. Sachs ha dimostrato (47) che queste radici secondarie subiscono in una maniera particolare l'azione del geotropismo, e che, se si spostano, riprendono la loro primitiva posizione sub-orizzontale, senza inclinarsi verticalmente verso il basso, come la radice primaria. Dei piccoli quadrati umidi di carta grossa con arena furono fissati col mezzo della gomma lacca (e qualche volta dell'acqua gommata densa) sulle estremità di 39 radici secondarie di età differenti, scelte generalmente fra le superiori. La maggior parte dei quadrati era fissata sulla faccia inferiore dell'estremità, di guisa che, se i quadrati agivano, la radice doveva curvarsi verso l'alto; alcuni peraltro si fissarono lateralmente ed altri sulla faccia superiore. In causa dell'estrema sottigliezza delle radici era assai difficile di attaccare i quadrati sulla punta. Sia per questa circostanza o sotto l'influenza di qualche altra, certo è che nove soltanto dei quadrati di carta provocarono una qualche incurvatura.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Sachs