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      Questa temperatura era dunque troppo bassa per permettere un alto grado di sensibilità od un movimento manifesto. Dei vasi portanti 13 altre radichette furono allora collocati sopra un camino, dove erano esposti ad una temperatura di 68° a 72°F., e 24 ore dopo, 11 radichette erano notevolmente deflesse dai cartoni, 2 lo erano leggermente e 7 non lo erano affatto. Tale temperatura era dunque un po' troppo elevata. Finalmente 12 radichette furono sottomesse ad una temperatura di 72° a 85°F., e nessuna di esse fu punto eccitata dai cartoni. Le diverse esperienze precedenti, soprattutto la prima, mostrano che la temperatura più favorevole alla sensibilità della radichetta del pisello è di circa 60°F.
      Le estremità di 6 radichette dirette verticalmente in basso furono toccate una volta col caustico secco, nel modo da noi descritto per la Vicia faba. Dopo 24 ore, 4 di esse erano curvate nel senso opposto alla parte che portava una piccola macchia nera, e l'incurvamento divenne, in un caso, più forte dopo 38 ore, ed in un altro caso, dopo 48 ore, fino a che la parte terminale era diretta quasi orizzontalmente. Le altre due radichette non risentirono alcun effetto.
      Quando le radichette della fava erano distese orizzontalmente nell'aria umida, il geotropismo superava sempre gli effetti dell'eccitazione prodotta dai quadrati di cartone attaccati alle faccie inferiori delle loro estremità. Facemmo un'esperienza simile sopra 13 radichette di pisello, i quadrati furono attaccati col mezzo della gomma lacca e la temperatura variava fra 58° e 60°F. Il risultato fu qui qualche poco differente da quello ottenuto dalla fava, perchè queste radichette o subiscono meno fortemente l'azione del geotropismo, o, ciò che è più probabile, sono più sensibili al contatto.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Vicia Facemmo