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      Alcune di queste sopportarono una temperatura di 65° a 66°F., altre di 74° a 79°F.; nessuna di esse subì una deflessione, sebbene alcune s'inclinassero leggermente da un lato. Ne scegliemmo alcune, le quali, siccome avevano germogliato nella sabbia, erano torte, ma che appena furono appese nell'aria umida, crebbero colla parte terminale diretta verticalmente in basso. Essendo ben constatato questo fatto, fissammo in diverse occasioni, col mezzo della gomma lacca, dei piccoli quadrati di carta consistente sulle estremità di 68 radichette. In 39 di esse la parte terminale s'incurvò sensibilmente in 24 ore, allontanandosi dalla perpendicolare e dalla parte che sosteneva i quadrati di carta; 13 di queste 39 radichette formarono degli uncini, la cui punta era diretta verso il cielo, e 8 finalmente generarono delle anse. Inoltre, 7 altre radichette, delle 68, erano leggermente allontanate dalla perpendicolare e 2 in modo incerto. Ne rimasero 20, le quali non furono influenzate; ma sopra queste 20, 10 non dovrebbero essere contate, poichè una di esse era morta, altre avevano le loro estremità completamente circondate di gomma lacca, e sulle altre 7 i quadrati si erano smossi fino a diventare paralleli alla punta in luogo di essere fissati obliquamente sopra di essa. Sopra le 68 ve ne furono dunque 10 che non vennero in nessun modo influenzate. Alcune delle radichette sottomesse all'esperienza erano giovani ed ancora brevi; la maggior parte aveva una lunghezza moderata, e due o tre sorpassavano i 3 pollici.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766