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      La maggior parte di essi si tramutò in ansa semplice, simile a quella della fig. C; in un caso tuttavia l'estremità non venne punto a battere contro la parte radiculare superiore, ed il cartone rimase in posto; per conseguenza, continuando ad agire l'eccitazione determinata dal cartone, si formarono due anse complete, cioè a dire una curva a chiocciola a due giri di spira, che in seguito si strinsero fortemente l'uno contro l'altro. Allora prevalse il geotropismo, e l'estremità si mise a crescere perpendicolarmente verso il basso. In un altro caso, rappresentato in D, l'estremità, formando un secondo giro di spira, passò attraverso al primo, che era in principio largamente aperto, e determinò così la caduta del quadrato di cartone; poi crebbe perpendicolarmente in basso, e ne risultò un nodo, che si chiuse in seguito strettamente.
      Radici secondarie di Zea. -- Poco tempo dopo l'apparizione della radichetta primitiva, altre radici escono dal seme; ma esse non si formano lateralmente sulla radichetta. Dieci di queste radici secondarie, che si dirigevano obliquamente in basso, furono munite, alla faccia inferiore della loro estremità, di piccoli quadrati di cartone, fissati mediante la gomma lacca. Per conseguenza, se questi quadrati agivano, le radici dovevano curvarsi verso l'alto in opposizione colla gravità. Il vaso (protetto contro la luce) era posto sopra un bagno di sabbia, la cui temperatura variava fra 76° e 82°F. Dopo 5 ore soltanto, l'una di esse sembrò un poco incurvata dall'azione del cartone e dopo 20 ore formava un'ansa.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Zea