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      Quanto al grado di sensibilità della punta al contatto, nelle condizioni favorevoli, abbiamo visto che nella Vicia faba un piccolo quadrato di carta da lettere fissato colla gomma lacca bastava per determinare il movimento; lo stesso effetto fu prodotto in un caso da un pezzo umido di foglia d'oro; ma l'azione fu debole. Dei brevi pezzi di setole moderatamente grosse (abbiamo date le loro dimensioni) fissati coll'acqua gommata non agirono che in tre esperienze sopra undici, e delle goccie di gomma lacca secca pesanti meno di 1/200 di grano non agirono che in due esperienze sopra undici, per cui qui abbiamo raggiunto press'a poco il minimo di eccitazione necessaria. L'estremità radiculare è quindi molto meno sensibile alla pressione che le ghiandole di Drosera, poichè queste sono influenzate dal contatto di oggetti molto più tenui che dei pezzi di setole e da pesi ben inferiori a 1/200 di grano. Ma la prova più interessante della delicata sensibilità dell'estremità radiculare ci fu fornita dal potere che possiede quest'organo di fare una distinzione fra i quadrati di cartoncino e di carta assai sottile, aventi la medesima grandezza, allorchè erano attaccati sopra i lati opposti, come osservammo sulle radichette della fava e della quercia.
      Allorchè le radichette della fava erano distese orizzontalmente e provvedute di quadrati di cartone alla loro faccia inferiore, l'eccitazione così provocata era sempre più debole del geotropismo, che agiva allora nelle condizioni più favorevoli, perpendicolarmente sulla radichetta.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Vicia Drosera