Pagina (333/766)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Nella Lonicera brachypoda la parte terminale uncinata del getto rampicante si raddrizza periodicamente, ma non si rovescia giammai; questo fatto è dovuto a ciò che l'aumento periodico di accrescimento sulla faccia concava dell'uncino non è sufficiente che per raddrizzarlo, ma non per determinare l'incurvatura sulla parte opposta. La formazione di uncini all'apice è di una certa utilità per le piante rampicanti, perchè le aiuta ad attaccarsi ad un sostegno, e più tardi ad abbracciarlo molto più strettamente di quello che non potrebbero fare senza di essa; tale disposizione toglie ancora, come noi abbiamo osservato, che siano spostate da un vento violento. Non sappiamo però se l'utilità che acquistano in questa guisa le piante rampicanti sia sufficiente per spiegare la formazione tanto frequente degli uncini, imperocchè tale struttura non è molto rara presso le piante che non sono rampicanti, e in alcune piante rampicanti (per esempio Vitis, Ampelopsis, Cissus, ecc.), alle quali non è di alcuna utilità.
      Nei casi in cui l'estremità rimane sempre incurvata verso la stessa parte, come nei generi che abbiamo citati, la spiegazione più plausibile è che l'incurvatura sia dovuta ad un eccesso continuo di accrescimento sulla parte convessa. Wiesner (82) sostiene però che in tutti i casi l'incurvatura è dovuta alla plasticità dell'organo ed al suo peso -- conclusione che è certamente erronea, da quanto abbiamo visto in molte piante rampicanti. Nondimeno ammettiamo intieramente che il peso dell'organo, così bene come il geotropismo, entrino talvolta in azione.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Lonicera Vitis Ampelopsis Cissus Wiesner