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      Essi si distinguono ancora, crediamo, in ciò che si producono, per quanto si può giudicare, ad uno scopo diverso. Nessuno (85) suppone che vi abbia qualche analogia reale fra il sonno degli animali e quello delle piante, sia delle foglie o dei fiori; sembra quindi conveniente di dare un nome distinto ai movimenti di sonno delle piante. Essi vennero compresi fra i movimenti "periodici" insieme colle leggere alternative di elevazione e di discesa che si producono quotidianamente nelle foglie, e che abbiamo descritte nel quarto capitolo, ciò che rende ancora più utile la creazione di un nome nuovo per designare i movimenti di sonno. I termini nictitropismo e nictitropico (cioè a dire cambiamento notturno di posizione) possono applicarsi contemporaneamente alle foglie ed ai fiori, e noi ce ne serviremo all'occasione; sarebbe però meglio di non applicarli che per le foglie. Questi ultimi organi in alcune poche piante si elevano o si abbassano, allorchè ricevono dal sole una luce intensa; questo movimento ha qualche volta ricevuto il nome di sonno diurno. Crediamo però ch'esso differisca essenzialmente, per la sua natura, dal movimento notturno; ne parleremo brevemente in uno dei capitoli seguenti.
      Il sonno o nictitropismo delle foglie forma un vasto soggetto di studio, e riteniamo che il piano più conveniente da adottare sia quello di dare dapprima una breve descrizione delle posizioni che le foglie occupano durante la notte, e dei vantaggi che evidentemente ne scaturiscono. Analizzeremo in seguito con dettaglio i casi più notevoli riguardo ai cotiledoni in questo capitolo, e riguardo alle foglie nel capitolo seguente.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766