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      Queste due piante portavano 22 altre foglie libere (senza contare quelle giovanissime ancora in bottone); due di esse soltanto furono uccise e tre un poco danneggiate, ossia il 23% ebbe a soffrire in modo diverso, mentre che tutte e quattro le foglie mantenute aperte con spilli erano state completamente uccise.
      In un'altra notte si esposero due vasi con molte piante per 35 o 40 minuti in piena aria a cielo sereno e ad una temperatura forse in complesso un poco più bassa, poichè un termometro, posto sopra un quadrante solare alto tre piedi, indicava -3°3 a -3°8 C. In uno dei vasi erano state fissate con spille tre foglie e tutte furono fortemente danneggiate; delle 44 foglie libere, 26 ebbero a soffrire, ossia 59%. Nel secondo vaso erano state mantenute aperte 3 foglie soltanto; esse furono tutte bruciate; quattro altre erano state munite di piccole fascie di carta gommata incollate per traverso, che impedivano loro di prendere la posizione notturna; tutte quattro morirono; delle 24 foglie libere, 10 vennero uccise, 2 fortemente danneggiate e 12 rimasero illese, cioè a dire 50% delle foglie lasciate libere furono uccise o fortemente danneggiate. Prendendo questi due vasi assieme, possiamo vedere che un poco più della metà delle foglie libere, che avevano preso la loro posizione di sonno, furono bruciate o danneggiate, mentre le dieci mantenute aperte, e messe nell'impossibilità di dormire, tutte o perirono o soffersero fortemente.
      Cassia floribunda. -- Fu esposto di notte a cielo sereno un ceppo per 40 minuti, mentre la temperatura sull'erba ambiente era di -2°C., nessuna foglia sofferse.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766