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      Le foglie discendendo alla sera per prendere la loro posizione notturna verticale, si torcono, in guisa che la loro faccia superiore è rivolta verso l'interno, ed è per conseguenza meglio protetta della faccia inferiore che guarda al di fuori. Nondimeno, quando si poteva trovare una differenza fra di loro, era sempre la faccia superiore quella che mostravasi fortemente annerita dell'altra; ma noi non sappiamo se questo fenomeno era dovuto ad una maggiore delicatezza delle cellule della faccia superiore, o piuttosto alla loro più grande ricchezza di clorofilla.
      Melilotus officinalis. -- Un gran vase, contenente numerose piante, che aveva passato l'inverno nella serra, fu esposto di notte a cielo sereno per 5 ore ad un freddo leggero. Si tennero aperte con spilli quattro foglie, le quali morirono alcuni giorni dopo, ma molte fra le foglie libere ebbero la medesima sorte. Da questa esperienza dunque non potevamo nulla concludere, benchè fosse manifesto che le foglie fissate avevano maggiormente sofferto. Un altro gran vaso con numerose piante fu in seguito esposto per 1 ora; la temperatura sull'erba era un poco più bassa cioè -3° o -4°C. Erano state fissate dieci foglie, ed il risultato fu maraviglioso, poichè al mattino successivo tutte si trovarono fortemente danneggiate o bruciate, mentre nessuna delle molte foglie lasciate libere sulle numerose piante venne lesa, fatta un'eccezione dubbiosa per due o tre foglie assai giovani.
      Melilotus Italica. -- Si fissarono orizzontalmente cogli spilli sei foglie, tre aventi la loro faccia superiore e tre l'inferiore rivolta verso lo zenit.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





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