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      Abbiamo osservato che quelli di C. florida si aprivano al mattino un poco più tardi di quelli di C. glauca e pubescens. Il movimento è esattamente il medesimo nella C. mimosoides che nelle altre specie, benchè le foglie che si sviluppano più tardi dormano in modo diverso. I cotiledoni di una undicesima specie, C. nodosa, sono grossi e molli e non si elevano di notte. La circumnutazione diurna dei cotiledoni di C. tora è stata descritta nel primo capitolo. Quantunque i cotiledoni di Smithia sensitiva si elevino dalla posizione orizzontale che occupano nella giornata fino ad una posizione notturna verticale; quelli di S. Pfundii, che sono grossi e carnosi, non dormono. Quando la Mimosa pudica e albida sono state mantenute ad una temperatura abbastanza elevata nel corso del giorno, i cotiledoni vengono di notte in intimo contatto, altrimenti si elevano soltanto quasi verticali. La circumnutazione di quelli di M. pudica è stata descritta. I cotiledoni di una Bacchinia di Santa Caterina (Brasile) formavano nella giornata un angolo di circa 50° sopra l'orizzonte, e si elevavano di notte a 77°; è probabile però che si sarebbero completamente chiusi, se le pianticelle fossero state collocate in un luogo più caldo.
      Lotus. -- Abbiamo constatato il sonno dei cotiledoni in tre specie di Lotus. Quelli di L. Jacobæus presentano un fenomeno singolare: essi non si elevano alla notte in modo appariscente per i primi 5 o 6 giorni della loro vita, ed il pulvino in questo periodo non è ancora bene sviluppato; più tardi i movimenti di sonno sono bene pronunciati, sebbene in grado variabile, e continuano lungamente.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





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