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      Le osservazioni furono fatte nel modo seguente. La pianta, che cresceva in un vaso, era tenuta ad un'alta temperatura, ed il picciuolo della foglia da osservare era rivolto verso l'osservatore, dal quale era separato da un vetro verticale. Il picciuolo era fissato in modo che l'articolazione basilare, o pulvino, di una delle foglioline laterali venne collocata al centro di un arco graduato posto immediatamente dietro alla fogliolina. Un sottile filo di vetro era fissato sulla foglia in modo da proiettarsi come una continuazione della nervatura mediana. Questo filo faceva l'ufficio di indice, ed allorchè la foglia saliva o discendeva, girando intorno al suo pulvino, il suo movimento angolare poteva essere desunto leggendo a brevi intervalli la posizione del filo di vetro sopra l'arco graduato. Allo scopo di evitare gli errori di parallasse, si fecero tutte le letture attraverso ad un piccolo disco tracciato sul vetro verticale, in linea retta col pulvino della fogliolina e col centro dell'arco graduato. Nei diagrammi che seguono, le ordinate rappresentano gli angoli formati dalla fogliolina colla verticale a dei momenti successivi.(105) Ne segue che una discesa della curva rappresenta una discesa effettiva della foglia, e che la linea dello zero indica una posizione verticale pendente. La fig. 133 rappresenta il movimento che si produce nella sera, dopo che le foglioline hanno incominciato a prendere la loro posizione notturna. Alle 4,55 di sera la fogliolina formava con la verticale un angolo di 85°; essa non era dunque che di 5° al disopra dell'orizzonte.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766