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      Inoltre, il L. luteus offriva ancora un caso più notevole, poichè in due foglie le foglioline, che erano a mezzodì a 50° sopra l'orizzonte, si elevavano di notte a 65° e 69°, in modo da formare un cono cavo. Quattro foglie della stessa pianta, di cui le foglioline erano orizzontali a mezzodì, formavano di notte delle stelle verticali; tre altre foglie, egualmente orizzontali a mezzodì, avevano di notte le loro foglioline inclinate in basso, di guisa che le foglie di questa stessa pianta prendevano tre posizioni notturne differenti. Sebbene noi siamo incapaci di spiegare questo fatto, crediamo tuttavia che un medesimo ceppo possa facilmente produrre delle specie aventi abitudini nictitropiche molto differenti.
      Vi è poco da aggiungere sul sonno delle diverse specie di Lupinus. Parecchie, L. polyphyllus, nanus, Menziesii, speciosus, ed albifrons, quantunque osservate in piena aria e nella serra, non presentavano nelle loro foglie dei movimenti sufficienti, perchè si potesse dire che dormivano. Da certe osservazioni fatte sopra due specie che dormivano, risulta che, come nel tropæolum majus, le foglie hanno bisogno di essere fortemente rischiarate nella giornata per dormire di notte. Infatti molte piante conservate tutta la giornata in un ambiente, le cui finestre erano orientate a N.-E., di notte non dormirono; ma allorchè i vasi nel giorno successivo furono esposti in piena aria, e ritirati la notte, le foglie dormirono come al solito. L'esperienza ripetuta nel giorno e nella notte successivi diede i medesimi risultati.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Lupinus Menziesii