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      Nel M. Petitpierreana e secundiflora abbiamo raramente visto questa fogliolina inclinarsi verso un lato. Nei giovani ceppi di M. Italica, s'inclinava come il solito, ma sopra dei ceppi più vecchi, in piena fioritura, che germogliavano nel medesimo vaso e che osservammo nello stesso tempo, alle 8,30 di sera nessuna delle foglioline terminali, sopra molti gruppi di foglie, si era inclinata verso una parte, bench'esse fossero tutte verticali; e nemmeno le due foglioline laterali, che erano pure verticali, si erano dirette verso la terminale. Alle 10,30 di sera e ad 1 ora dopo mezzanotte, la fogliolina terminale si era un poco incurvata verso una parte, e le foglioline laterali avevano avuto egualmente un leggero movimento verso di essa, di guisa che la posizione delle foglioline, pure a quest'ultima ora, era lungi da quella che occupano di solito. Di più nel M. Taurica non vedemmo giammai la fogliolina terminale inclinarsi da una parte o dall'altra, benchè le due foglioline laterali prendendo la loro posizione verticale si dirigessero verso di essa. Il picciuolo secondario della fogliolina terminale è, in questa specie, di una lunghezza insolita, e se la fogliolina si fosse inclinata da una parte, la sua faccia superiore non sarebbe venuta in contatto che con l'estremità della fogliolina laterale; si è probabilmente in questo fatto che si deve ricercare la causa della mancanza del movimento laterale.
      I cotiledoni sono mancanti di movimenti nictitropici. Le prime foglie non hanno che una sola fogliolina orbiculare, che gira sopra se stessa di notte per portare il suo lembo in una posizione verticale.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





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