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      Le due foglie secondarie della base formavano ciascuna nella giornata un angolo di 21° rivolto indietro e di notte un angolo di 38° in avanti; ciascuna aveva dunque percorso 59° in avanti. Ma le foglie secondarie discendevano fortemente nello stesso tempo, e qualche volta pendevano perpendicolarmente. Il picciuolo principale, d'altra parte, si eleva molto; alle 8,30 di sera, uno di questi organi era di 34° più alto che a mezzodì, ed alle 6,40 del mattino successivo, si era ancora elevato di 10°; poco dopo cominciò il movimento diurno di discesa. Rilevammo per 14 ore il cammino di una foglia quasi completamente sviluppata; essa presentava delle forti linee a zig-zag, e sembrava formare cinque ellissi, i cui grandi assi avevano direzioni differenti.
     
      Fig. 160. - Acacia Farnesiana: A, foglia nella giornata; B, la stessa di notte.
     
      Albizzia lophanta (Tribù 23). - Le foglioline di notte vengono in contatto l'una con l'altra, e si dirigono verso l'estremità della foglia secondaria. Le foglioline secondarie si avvicinano l'una all'altra, ma restano nello stesso piano che nella giornata; sotto questo aspetto esse differiscono molto da quelle di Schranhia e di Acacia. Il picciuolo principale non si eleva che poco. La prima foglia formata al disopra dei cotiledoni porta 11 foglioline da ogni parte, e queste dormono come quelle delle foglie che sono formate più tardi; ma il picciuolo di questa prima foglia era nella giornata inclinato in basso e di notte si raddrizzava, di guisa che la corda dell'arco da esso formato era allora di 16° più elevata che nella giornata.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





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