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      I rapidi movimenti circolari delle piccole foglioline laterali di Desmodium appartengono alla stessa classe di movimenti, qualche poco esagerati in rapidità ed ampiezza. I movimenti a salti dell'ipocotilo di cavolo e delle foglie di Dionæa, con un debole movimento in avanti e con uno ancora più debole indietro, seguendo una linea un poco differente sembrano, esaminati al microscopio, appartenere alla stessa categoria. Possiamo supporre di essere qui in presenza della conversione in movimento dell'energia messa in libertà in tutti i cambiamenti chimici, di cui i tessuti sono costantemente la sede. Finalmente bisogna notare che le foglioline, e probabilmente alcune foglie descrivendo le loro ellissi, girano spesso leggermente sui loro assi, in guisa che il lembo della foglia è successivamente rivolto verso ogni parte. Ciò è quanto abbiamo visto perfetta-mente nelle larghe foglioline terminali di Desmodium, Erythrina e Amphicarpæa; tale movimento è del resto probabilmente comune a tutte le foglioline provvedute di pulvino.
      Per quanto concerne la periodicità dei movimenti delle foglie che dormono, Pfeffer (121) ha nettamente dimostrato che dipende dall'alternarsi quotidiano del giorno e della notte, perciò su questo argomento non abbiamo nulla da aggiungere. Ma dobbiamo ricordare il modo di comportarsi delle Mimose al Nord, dove il sole non tramonta mai e l'inversione completa dei movimenti quotidiani, col mezzo della luce e dell'oscurità artificiali. Abbiamo pure dimostrato che, quantunque le foglie messe nell'oscurità per un tempo moderatamente lungo continuino a circumnutare, la periodicità dei loro movimenti è però fortemente turbata, o quasi annullata.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





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