Pagina (505/766)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Così, benchè sia possibile che, nelle Leguminose, e forse anche nelle Malvacee e Chenopodiacee, la tendenza al sonno sia stata trasmessa ereditariamente da uno dei progenitori, è però manifesto che tale tendenza in diversi generi di altre famiglie è stata acquistata in modo affatto indipendente. Ammesso questo fatto, si presenta subito la questione: come è stato possibile tale acquisto? La risposta certa è che le foglie devono i loro movimenti nictitropici al loro stato di circumnutazione (comune a tutte le piante), e ciò in causa di uno sviluppo o di una utile modificazione di questo movimento primitivo.
      Abbiamo dimostrato nel capitolo precedente che le foglie ed i cotiledoni di tutte le piante hanno un movimento verticale continuo, generalmente poco esteso, ma talvolta considerevole, e che questi organi descrivono, in 24 ore, una o più ellissi. Essi sono nello stesso tempo così fortemente impressionati dall'alternarsi del giorno e della notte, che presentano generalmente, od almeno assai spesso, un debole movimento quotidiano; è su questa base che dobbiamo appoggiarci per spiegare lo sviluppo dei movimenti nictitropici più considerevoli. Non si può dubitare che si debba collocare nella classe delle circumnutazioni i movimenti delle foglie e dei cotiledoni che non dormono, poichè sono strettamente simili a quelli degli ipocotili, degli epicotili, dei fusti delle piante adulte, e di diversi altri organi. Se consideriamo ora il caso più semplice di sonno nelle foglie, vediamo l'organo descrivere in 24 ore una sola ellisse, che somiglia a prima vista a quella descritta da una foglia dormente, ma di cui l'ampiezza è maggiore.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Leguminose Malvacee Chenopodiacee