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      Se la luce fosse stata soltanto un poco più intensa, l'epicotilo si sarebbe inclinato più fortemente nella sua direzione, come si può dedurre dalle esperienze precedenti. Il movimento laterale avrebbe, nello stesso tempo, di molto diminuito, e le ellissi o le altre figure si sarebbero stirate in modo da costituire una linea a zig-zag, probabilmente ancora interrotta da una o due piccole anse. Se la luce fosse stata ancora più intensa, avremmo ottenuto una linea leggermente a zig-zag, od affatto dritta, poichè il movimento verso la luce sarebbe stato molto più spiccato, mentre lo spostamento laterale avrebbe subìto una diminuzione considerevole.
      Sachs disse che gl'internodî più vecchi di questo Tropæolum sono afeliotropici; per verificarlo collocammo una pianta, alta 113/4 poll., in una scatola annerita all'interno, ma aperta sulla parte che guardava una finestra al N.-E., mancante di tenda. Fu fissato un filo sul terzo internodio a partire dalla sommità, in una pianta, e sul quarto in un'altra. Questi internodî non erano forse abbastanza vecchi, o forse anche la luce era troppo debole, per determinare un'azione afeliotropica, poichè le due piante per quattro giorni s'inclinarono leggermente verso la finestra, in luogo di allontanarsene. Il cammino del primo di questi internodî, per due giorni, è rappresentato dalla fig. 176, e noi vediamo che o circumnutava in grado leggero o si dirigeva verso la finestra in linea a zig-zag. Abbiamo creduto di dover indicare qui questo caso di debole eliotropismo in uno degli internodî un poco vecchi di una pianta che quando è giovane, è così fortemente sensibile all'azione luminosa.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Tropæolum