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      Vogliamo parlare dei movimenti proprii alle foglie ed ai cotiledoni, che si fanno diaeliotropici quando sono esposti a luce moderata, ma cambiano di posizione e presentano i loro bordi alla luce, quando il sole li illumina intensamente. Questi movimenti hanno talvolta ricevuto il nome di sonno diurno, ma differiscono affatto nello scopo da quelli che propriamente si dicono nictitropici e in alcuni casi, la posizione diurna è inversa alla posizione notturna.
     
      Si sa da molto tempo (135) che quando splende il sole, le foglioline di Robinia si levano in modo da presentargli i loro bordi, mentre nella loro posizione notturna questi organi pendono verticalmente in basso. Abbiamo osservato il medesimo movimento quando il sole rischiarava fortemente le foglioline di un'Acacia australese. Le foglioline di Amphicarpæa monoica rivolgono i loro bordi verso il sole, ed il movimento analogo delle piccole foglioline basilari, quasi rudimentali, di Mimosa albida, era in un caso così rapido, che si poteva distintamente vederlo colla lente. Le prime foglie allungate ed unifogliolate di Phaseolus Roxburghii erano alle 7 del mattino a 20° al disopra dell'orizzonte, e senza dubbio discesero in seguito alquanto più in basso. A mezzodì, dopo di essere rimaste esposte 2 ore circa alla viva luce del sole, raggiungevano 56° sopra l'orizzonte; poscia vennero protette contro i raggi solari, ma rimanevano ancora ben rischiarate dall'alto, e dopo 30 m. erano discese di 40°, poichè non avevano più di 16° sopra l'orizzonte.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Robinia Acacia Amphicarpæa Mimosa Phaseolus Roxburghii