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      - Tempo necessario per l'azione della luce. - Effetti susseguenti della luce. - L'apogeotropismo agisce appena diminuisce la luce. - Esattezza della direzione delle piante verso la luce. - Essa dipende dall'illuminazione di un intero lato della parte. - Sensibilità localizzata all'azione luminosa, e trasmissione dei suoi effetti. - Modo di inclinarsi dei cotiledoni di Phalaris. - Risultati della esclusione della luce sulle loro estremità. - Effetti trasmessi al disotto della superficie del suolo. - L'illuminazione laterale dell'estremità determina la direzione dell'incurvatura della base. - Cotiledoni di Avena; incurvatura della loro base, in causa dell'illuminazione della loro estremità superiore. - Risultati simili ottenuti negli ipocotili di Brassica e di Beta. - Afeliotropismo delle radichette di Sinapis, dovuto alla sensibilità delle loro estremità. - Osservazioni finali e riassunto del capitolo. - Mezzi coi quali la circumnutazione si cambia in eliotropismo ed afeliotropismo.
     
      Nessuno può esaminare le piante che germogliano sopra un pendio, od ai margini di un bosco fitto, e poi dubitare che i loro giovani fusti e le loro foglie prendano le posizioni convenienti perchè le foglie stesse sieno bene illuminate e rese così capaci di operare la decomposizione dell'acido carbonico. Ma i cotiledoni inguainati di alcune Graminacee, per es., quelli di Phalaris, non sono verdi, e non contengono che una piccola quantità di amido, laonde possiamo concludere che non decompongono che pochissimo, o affatto, l'acido carbonico.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





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