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      I viticci, che sono modificazioni delle foglie o di altri organi, ed i fusti delle piante rampicanti, sono raramente eliotropici, come già molto tempo addietro ha osservato il Mohl; ed anche qui possiamo comprendere la ragione perchè così sia, giacchè se questi organi si dirigessero verso una luce laterale, sarebbero allontanati dai loro sostegni. Ma alcuni viticci sono afeliotropici, per es. quelli di Bignonia capreolata e di Smilax aspera, ed i fusti di alcune piante che arrampicano col mezzo di radici come l'edera e la Tecoma radicans, sono pure afeliotropiche, e tale facoltà permette loro di trovare più facilmente un sostegno. D'altra parte, le foglie della maggior parte delle piante rampicanti sono eliotropiche, ma non abbiamo potuto trovare alcuna traccia di un tale movimento in quelle di Mutisia clematis.
      Siccome l'eliotropismo è ampiamente diffuso, e le piante rampicanti sono distribuite in tutta la serie delle piante vascolari, ci parve che la mancanza apparente di ogni tendenza all'eliotropismo nei fusti di questi vegetali, meritasse delle ricerche più accurate, poich'essa indicherebbe che l'eliotropismo può essere facilmente eliminato. Quando piante rampicanti sono esposte ad una luce laterale, i loro fusti continuano a volgersi o circumnutare intorno ad un posto senza mostrare alcuna incurvatura visibile verso la sorgente luminosa. Ma pensammo che si potrebbero trovare alcune traccie d'eliotropismo, confrontando la velocità media dei fusti nelle loro rivoluzioni verso la luce con quella che si manifesta nelle rivoluzioni compiute in senso opposto.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





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