Pagina (601/766)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      I filamenti flessibili e sensitivi di Dionæa trasmettono pure uno stimolo senza inclinarsi essi stessi; è la stessa cosa per il fusto di Mimosa.
      La luce esercita un'influenza potente sulla maggior parte dei tessuti vegetali, e non vi è dubbio ch'essa tenda generalmente ad interromperne l'accrescimento. Ma quando le due faccie di una pianta sono rischiarate in grado alquanto differente non ne segue per necessità che l'incurvatura verso la parte meglio rischiarata abbia per causa dei cambiamenti nei tessuti della stessa natura di quelli che danno impulso ad aumentare l'accrescimento nell'oscurità. Noi sappiamo almeno che una parte può essere deflessa dalla luce, e che tuttavia il suo accrescimento non è necessariamente favorito dalla luce. È ciò che accade per le radichette di Sinapis alba, che sono perfettamente afeliotropiche; il loro accrescimento è però più forte nell'oscurità che alla luce.(145) È la stessa cosa per parecchie radici aeree, secondo Wiesner;(146) ma vi sono dei casi opposti. Pare dunque che la luce non determini in modo uniforme l'accrescimento delle parti afeliotropiche.
      Non dobbiamo perdere di vista, che la facoltà d'inclinarsi verso la luce è vantaggiosa per la maggior parte delle piante. Non è dunque improbabile, che questa facoltà sia stata acquistata per questo scopo. Per parecchi riguardi, la luce pareva agire sulle piante press'a poco nella stessa maniera che agisce sugli animali a mezzo del sistema nervoso.(147) Nelle pianticelle l'eccitazione, come abbiamo visto, è trasmessa da una parte all'altra.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Dionæa Mimosa Sinapis Wiesner