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      Nelle nostre osservazioni intorno alle gradazioni fra la circumnutazione e l'eliotropismo, ebbimo il grande vantaggio di poter diminuire l'intensità della luce; ma pel geotropismo era naturalmente impossibile di far esperienze analoghe. Potemmo però seguire i movimenti dei fusti posti dapprima soltanto un poco discosti dalla perpendicolare, nel quale caso il geotropismo agiva con una forza molto minore che quando erano disposti orizzontalmente e ad angolo retto con la direzione della forza. Scegliemmo pure delle piante che non erano che debolmente geotropiche od apogeotropiche, od erano divenute tali per essere cresciute vecchie. Impiegammo ancora un altro metodo: i fusti furono posti dapprima in modo da fare, sotto all'orizzonte, un angolo di 30 o 40 gradi, di guisa che l'apogeotropismo ebbe ad esercitare una forza considerevole prima che fossero divenute completamente perpendicolari; in questo caso, il movimento ordinario di circumnutazione non era affatto escluso. Un altro piano ancora era quello di osservare nella sera delle piante che durante la giornata avevano subito una forte incurvatura eliotropica; imperocchè i loro fusti, a misura che la luce gradatamente diminuiva, si alzavano con grande lentezza sotto l'azione dell'apogeotropismo e in questo caso la circumnutazione modificata era talvolta assai spiegata.
     
      Apogeotropismo. Le piante scelte per le nostre osservazioni furono prese quasi a caso, ma in famiglie ben distinte. Se si dispone orizzontalmente il fusto di una pianta che non è che moderatamente sensibile all'apogeotropismo, la parte superiore in via d'accrescimento s'inclina fortemente in alto, fino a divenire perpendicolare; la linea ottenuta, unendo i punti successivamente rilevati sulla lamina di vetro, è generalmente quasi diritta.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766