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      Il movimento di ascesa prende così una velocità ineguale, ed è talvolta interrotto da intervalli di riposo. Tutte le volte che si formano ancora delle ellissi e delle anse, i loro assi maggiori sono quasi sempre diretti secondo la perpendicolare, in modo analogo a quello che si produceva per i movimenti posti sotto l'influenza della luce. L'apogeotropismo agendo con una energia sempre più grande, le ellissi e le anse cessano di formarsi; ed il cammino diviene dapprima fortemente, poi viemmeno a zig-zag, ed infine si fa rettilineo. Da questa gradazione nella natura del movimento, e specialmente dal fatto che tutte le parti in via d'accrescimento, che sole subiscono (eccettuato quando vi è un pulvino) l'azione apogeotropica, sono in continua circumnutazione, possiamo concludere che lo stesso cammino rettilineo è una forma assai modificata della circumnutazione. È singolare che un fusto (o qualsiasi altro organo fortemente apogeotropico) che si è rapidamente curvato in alto in linea retta, è spesso tirato al di là della verticale come dalla forza d'energia. Quest'organo s'inclina allora un po' indietro fino ad un punto, intorno al quale si mette infine a circumnutare. Osservammo due esempi di questo fatto nella Beta vulgaris (uno di essi è indicato nella fig. 183), e due altri nell'ipocotilo di Brassica. Questo movimento risulta probabilmente da un accumularsi dell'azione apogeotropica. Allo scopo di osservare quanto tempo duravano tali effetti ulteriori, collocammo sul suo fianco, nell'oscurità, un vaso di pianticelle di Beta, e dopo 3 ore e 15 min. gl'ipocotili erano distintamente eretti.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





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