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      Il vaso, ancora nell'oscurità, fu allora raddrizzato, e rilevammo i movimenti di due ipocotili: uno di essi continuò ad inclinarsi secondo la sua direzione primitiva, divenuta in opposizione con l'apogeotropismo, per 37 m. circa, forse 48 m.; ma dopo 61 m. il suo movimento era diretto nel senso opposto; l'altro ipocotilo continuò a muoversi nella direzione primitiva per 37 m. almeno.
      Specie differenti ed organi diversi della stessa specie subiscono assai inegualmente l'azione dell'apogeotropismo. Delle giovani pianticelle, di cui la maggior parte circumnuta largamente e rapidamente, s'inclinano in alto e divengono verticali in molto meno tempo delle piante più vecchie; ma noi ignoriamo, se ciò risulti dalla loro maggiore sensibilità all'apogeotropismo, o dalla loro maggiore flessibilità. Un ipocotilo di Beta percorreva in 3 ore e 8 m. un angolo di 109°, ed un cotiledone di Phalaris un angolo di 130° in ore 4, m. 30. D'altra parte il fusto di una Verbena erbacea si elevava di 90° in 24 ore circa, quello di un Rubus, di 90° in 70 ore; quello di un Cytisus, di 70° in 72 ore; quello di una quercia d'America di 37° soltanto in 72 ore. Il fusto di un giovane Cyperus alternifolius non si elevava che di 11° in 96 ore; l'incurvatura era localizzata presso alla sua base. Benchè i cotiledoni inguainati di Phalaris sieno assai sensibili all'apogeotropismo, la prima vera foglia non mostra alcuna traccia di questa sensibilità. Due fronde di una felce, Nephrodium molle, entrambe giovani, furono conservate per 46 ore in una posizione orizzontale; e durante questo tempo si elevarono così poco, che rimase il dubbio se vi fosse vero movimento apogeotropico.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Beta Phalaris Verbena Rubus Cytisus America Cyperus Phalaris Nephrodium