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      Tutte le parti o tutti gli organi di una pianta, finchè dura il loro accrescimento, e alcuni organi provveduti di pulvino, dopo che quest'accrescimento si è arrestato, sono in continua circumnutazione. Questo movimento comincia perfino prima che la giovane pianticella sia uscita da terra. Per quanto si possono determinare, la natura del movimento e le cause sono state rapidamente descritte nell'introduzione. Non sappiamo perchè ogni parte di una pianta, durante il suo accrescimento, ed in alcuni casi, quando quest'accrescimento è arrestato, sia provveduta di cellule più turgescenti e di pareti cellulari più estensibili prima sopra una faccia, poi sull'altra, per determinare il movimento circumnutante. Pareva che questi cambiamenti nello stato delle cellule domandassero dei periodi di riposo.
      In alcuni casi, come per gl'ipocotili di Brassica, le foglie di Dionæa, e gl'internodî delle Graminacee, il movimento circumnutante, visto sotto al microscopio, pareva consistere in numerosissime piccole oscillazioni. La parte che si osserva fa un salto brusco in avanti, sopra una lunghezza di 0,002 poll. o 0,001 poll., poi ritorna lentamente sui suoi passi, percorrendo una parte di questa distanza; alcuni secondi dopo, salta di nuovo bruscamente in avanti; ma questo fenomeno non si produce senza numerose intermittenze. Il movimento retrogrado pareva dovuto all'elasticità dei tessuti resistenti. Non sappiamo fino a qual punto sia diffuso questo movimento oscillatorio, giacchè non abbiamo osservato al microscopio che un piccolo numero di piante in circumnutazione; ma nella Drosera non ci è stato possibile di scoprire alcuna traccia di tale movimento con un obbiettivo di 2 pollici di cui ci servimmo.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





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