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      (160) In un caso abbiamo riconosciuto che questa sensibilità risiede nell'apice ed indusse le parti vicine a deflettersi dalla luce. Le radichette subaeree osservate da Wiesner erano tutte afeliotropiche, proprietà che senza alcun dubbio è loro di una certa utilità portandole in contatto coi tronchi degli alberi, o colla superficie delle roccie, secondo il loro modo di vita.
      Noi vediamo dunque che nelle pianticelle l'estremità radicolare è fornita di parecchie sorta di sensibilità, e che questa estremità trasmette alle parti vicine una eccitazione capace di determinare la loro incurvatura verso l'oggetto eccitante o nel senso opposto, secondo i bisogni della pianta. I lati della radichetta sono egualmente sensibili al contatto, ma in modo assai differente. La gravità, benchè la sua azione sia molto più debole di quella degli altri eccitanti, esercita un'influenza non interrotta; essa prevale pure sempre come ultima forza, e determina l'accrescimento della radichetta verso il basso.
      La radichetta primaria emette delle radici secondarie che si spingono quasi orizzontalmente; vedemmo in un caso che tali radici secondarie circumnutavano. Le loro estremità sono pure sensibili al contatto, ciò che le porta ad allontanarsi dagli oggetti che incontrano; somigliano dunque sotto questo aspetto, per quanto potemmo osservare, alle radichette primarie. Sachs ha dimostrato che dopo di essere state spostate, riprendono la loro posizione primitiva suborizzontale, ciò che è probabilmente dovuto all'influenza del diageotropismo.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766

   





Wiesner Sachs