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      Le radici secondarie emettono delle radici terziarie, ma, almeno nella fava, queste ultime non subiscono più l'influenza della gravitazione; esse si dirigono per conseguenza in tutti i sensi. È così che la disposizione generale delle radici di tre ordini è ammirabilmente adattata per la ricerca, in tutti i punti del suolo, delle particelle nutritive.
      Sachs ha dimostrato che se si taglia l'estremità della radichetta primaria (e quest'estremità può talvolta essere distrutta nelle pianticelle in condizioni naturali), una delle radici secondarie si dirige perpendicolarmente in basso; questo fatto è analogo all'accrescimento perpendicolare in alto di uno dei rami laterali dopo l'amputazione del ceppo principale. Abbiamo visto, sopra le radici di fava, che se la radichetta primaria in luogo di essere amputata, è fortemente compressa in modo che un eccesso di succo sia diretto verso le radici secondarie, questo fatto è sufficiente per modificare le condizioni naturali proprie a queste ultime, e determinare il loro accrescimento in basso. Abbiamo del resto indicato parecchi altri fatti della stessa natura. Siccome tutto ciò che modifica le condizioni normali di un organo tende a promuovere la regressione, ossia a far riapparire un carattere primitivo, sembra probabile che quando delle radici secondarie si dirigano in basso, o dei rami laterali in alto, questi organi ritornino al modo primitivo di accrescimento proprio alle radici od ai rami.
      Nei semi dicotiledoni, dopo l'uscita della radichetta, l'ipocotilo rompe gl'involucri seminali; ma se i cotiledoni sono ipogei, si è l'epicotilo che esce il primo.


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Il potere di movimento nelle piante
di Charles Darwin
Utet
1884 pagine 766