Pagina (40/343)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La loro larghezza ordinaria è di circa un quarto di miglio e la loro lunghezza varia da alcuni yards a parecchie miglia. Quelli del sud-est e del lato dell’atoll protetto contro il vento, s’accrescono d’ordinario per l’aggiungersi dei pezzi, che provengono dal lato esterno: tanto i blocchi di corallo staccati che formano la loro superficie, quanto i detriti di conchiglie che vi sono mescolati, consistono quasi esclusivamente di specie viventi sulla parte esterna. La porzione più elevata di questi isolotti (ad eccezione dei monticelli di sabbia accumulata dal vento e di cui alcuni hanno 30 piedi di altezza) guarda la riva esterna (E della sezione) e possiede un’altezza media di circa 6 a 10 piedi al disopra del livello del mare a bassa marea normale. Dalla spiaggia esterna la superficie discende con leggero declivio verso le rive della laguna, e questo declivio deve essere attribuito, senza ombra di dubbio, all’effetto delle onde che si rompono verso gli scogli, le più lontane di esse, che battono sul banco, avendo meno forza per lanciare i frammenti per disopra. Le piccole onde della laguna accumulano la sabbia e i piccoli pezzi di corallo a rami poco numerosi sul lato interno degli isolotti che si trovano sotto il vento dell’atoll; questi ultimi sono più grandi di quelli che sono riparati dal vento, qualcuno raggiunge persino gli 800 yards di larghezza; ma il terrapieno casi formato è assai basso. Al disotto della superficie dell’isolotto, i frammenti sono cementati in una massa solida, la quale forma una sporgenza (D della sezione fig.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343