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      Infatti, sopra parecchi isolotti ho osservato che verso le estremità non si trovavano che delle giovani piante di cocco, mentre che dietro di esse erano disposti in ordine regolare degli alberi più vecchi e più grandi; ciò che prova che questi isolotti si sono accresciuti in lunghezza recentemente. Nella parte superiore e in quella di sud-est della laguna, fui assai sorpreso di trovare un campo irregolare, di almeno un miglio di estensione, di coralli ramosi, ancora in piedi ma completamente morti. Essi appartenevano alle specie già ricordate; avevano un colore bruno ed erano così disgregati che io, provando di camminarvi sopra, mi sprofondai fino a mezza gamba, come attraverso a dei cespugli caduti in putrefazione. Le sommità dei rami erano appena coperte dall’acqua al momento in cui la marea era più bassa. Parecchi fatti avendomi portato a non ammettere alcun innalzamento dell’atoll intero, ero incapace di scoprire la causa che aveva fatto perire un sì gran campo di corallo. Tuttavia, tutto riflesso, mi sembrò che l’ostruzione dei canali sopra ricordati potesse essere una causa sufficiente. Infatti, prima dello stato di cose attuale, una forte brezza spingendo l’acqua attraverso ai canali, di fronte alla laguna, doveva tendere ad elevare il livello di quest’ultima; mentre che oggi ciò non può più avvenire, e gli abitanti osservano che, in causa di un vento di sud-est la marea si eleva ad un’altezza minore sul lato frontale della laguna che alla sua imboccatura. Ne risulta che i coralli, i quali all’epoca dell’esistenza dei canali avevano raggiunto l’ultimo limite del loro accrescimento ascensionale, si sarebbero così trovati, in causa della ostruzione di questi, occasionalmente esposti per un breve spazio di tempo all’ardore del sole; il quale li avrebbe uccisi.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343