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      Devesi per altro tener conto dell’estensione verso l’esterno di una base formata di terra e di detriti provenienti dalla decomposizione dei coralli; e ciò contribuirebbe a dare al banco uno spessore verticale sensibilmente maggiore di quello che diversamente sarebbe possibile, considerandosi la parte basale formata di frammenti cementati e di sabbia corallina, insieme con altri coralli più delicati del fondo, come appartenenti al banco stesso.
      L’orlo esterno del banco nella parte ovest dell’isola o posta sotto il vento è abbastanza nettamente circoscritto ed un po’ più elevato che in qualsiasi altra parte. È principalmente costituito da grandi coralli a rami forti del genere Madrepora, i quali formano uno strato inclinato, che sorpassa di qualche poco il livello del mare. Le specie di corallo, le quali crescono in questa parte, saranno descritte nel capitolo seguente. Tra l’orlo esterno e la riva, si stende un tratto piano col fondo sabbioso e alcuni cespi di corallo vivente; in alcuni siti, questa parte è così poco profonda che si può, evitando i buchi e i burroni, attraversarla a guado a bassa marea; in altre parti la profondità è maggiore, tuttavia raramente sorpassa i 10 o 12 piedi, e costituisce così un canale assai opportuno per il transito del battelli. Dal lato est, nella parte dell’isola esposta al vento, e che è battuta dai marosi, il banco mi fu descritto come avente una superficie liscia e dura, assai leggermente inclinata verso l’interno, appena coperta a bassa marea, e solcata da canali; la sua struttura sembra avvicinarsi affatto a quella dei banchi appartenenti alle classi delle barriere e degli atoll.


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Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole madreporiche
di Charles Darwin
Utet
1888 pagine 343

   





Madrepora